Vota TopOnWeb Banner
trova tutto su animali e natura

Storia di un pitbull chiamato Cagnone

Autore: Nebaska

Ora mi vedi qua in questa gabbia, ordinata e pulita, mi danno da mangiare e da bere...ma non è sempre stato così. Sono nato in una tana buia inseme ai miei fratelli. Non ricordo molto, solo il calore, l'odore della mia mamma e il sapore del suo latte... Dopo un pò ho incominciato a sentire e ho aperto gli occhi... un pò alla volta ho fatto i primi passi anche se barcollanti. Ero proprio buffo!

Giocando con la mia mamma e i miei fratellini incominciai ad apprendere come si comporta un cane. Sono nato così, sono nato senza paura, con grande coraggio... Voi uomini mi avete creato così!

Un giorno mi risvegliai da un lungo sonno, senza padiglioni auricolari... non era una bella sensazione, ma ci feci l'abitudine. Poi un bel giorno il mio padrone mi portò a casa sua e li divenne mia madre, mio fratello e mio capo. Tutti i giorni giocava con me mi insegnava tante cose. Egli era felicissimo, quando afferravo un oggetto che lui agitava. Più mordevo forte, più lui era contento.

Un giorno il gioco cambiò, mi insegnò una cosa nuova... legò un altro cane ad un albero e mi ordinò di mordere...

Non ci ho messo molto a capire cosa voleva da me. I cani che mi portava non si difendevano... guaivano e scappavano! Il mio padrone era molto felice, quando vincevo la lotta ed io ero felice, di renderlo felice! Più vincevo, più mi sentivo forte! Quando divenni adulto, dopo una giornata di digiuno, senza giochi e senza uscire dal box, di notte il mio padrone mi portava in posti molto strani, pieni di gente che urlava e parlava. Fui liberato in un recinto dove c'era un cane come me. Non mi sentivo a mio agio... Mi sbrigavo a rendere felice il mio padrone per poter tornare a casa. Alle volte riportavo ferite, che lui stesso mi ricuciva... Era buono, si prendeva sempre cura di me! Fino a qualche notte fa. Io non mollavo la presa e neppure il mio avversario.

Di colpo è venuto tutto nero davanti ai miei occhi! Non ricordo nulla, se non al mio risveglio. Non riuscivo a muovermi... le ferite erano molte...

Stavo in macchina, per la prima volta in un sedile così morbido...accanto a me una femmina della vostra specie. Mi parlava dolcemente e mi accarezzava, non me lo avevano mai fatto prima, questo! Mi ricordava la dolcezza e l'amore di mia madre. Ora mi hanno ricucito e curato. Per un periodo sono stato costretto a portare una cosa strana sul muso... ma dopo un pò mi è stata tolta.

Sono buoni con me... il mio padrone non gli ha dato il mio nome, così mi chiamano Cagnone. Sto aspettando il mio padrone, quanto ci mette a venire da me...Vorrei andare da lui, ma non mi fanno uscire! Aspetterò, anche se in fondo sto bene pure qua.

Oggi l'uomo che mi porta le ciotole, mi ha fatto di nuova questa cosa piacevole, mi passava la mano, leggera, leggera...Ha sorriso, quando mi ha visto scodinzolare con il moncone di coda. Era contento! Lo ero anch'io, quanto poco ci voleva per renderlo felice.

Noi cani siamo fatti per rendere felice l'uomo. Sono un cane come gli altri, con una vita da cane come gli altri, no?

Sono solo un cane, sono solo un cane.